Satoshi Nakamoto
Satoshi Nakamoto è il personaggio noto come inventore del Bitcoin e creatore del . Sul suo profilo P2P Foundation, ha affermato di provenire dal Giappone, ma non si conosce nient’altro di lui. Satoshi Nakamoto ha iniziato a lavorare al progetto di sviluppo del bitcoin a partire dal e nel ha concluso la sua partecipazione. Il fondatore del Bitcoin è tuttora sconosciuto: Satoshi Nakamoto è il nome con il quale sono firmati gli elaborati scientifici che pongono le basi teoriche del Bitcoin, pertanto non è chiaro se sia uno pseudonimo oppure no.
È noto soltanto che Nakamoto è un uomo sulla quarantina che vive in Giappone; è gentile, ben istruito e possiede un’ottima conoscenza dell’inglese.
Indice
Attività pubblica
Un articolo riguardante la nuova criptovaluta EZ Flash IV è stato pubblicato nel ed un anno più tardi è stato rilasciato il , trasmesso immediatamente in rete. Satoshi Nakamoto, nei panni di sviluppatore di bitcoin, ha continuato i suoi confronti sul con specialisti interessati nell’ulteriore sviluppo del sistema. Questo contatto tra lui ed il suo team fu destinato a diminuire perché nella primavera del Satoshi annunciò la sua uscita, affermando di: “essere impegnato in mansioni più importanti”.
Da allora nessuno ha più avuto notizie di Nakamoto: questa persona è scomparsa con la stessa velocità con la quale è apparsa. Il controllo totale del dominio bitcoin.org è nelle mani dei suoi colleghi, tra i quali è presente anche Gevin Anderson, uno dei principali del Bitcoin.
Personalità
È un pensiero comune che non esista nessuno che porti questo nome. Satoshi Nakamoto è molto probabilmente solo uno pseudonimo scelto da una determinata persona o gruppo di persone, per firmare i primi elaborati scientifici che pongono le basi della criptovaluta.
Questo nome è diventato una specie di leggenda e mistero. Si conosce soltanto il fatto che lo sviluppatore della più famosa criptovaluta abbia scelto un nome giapponese maschile, che può essere tradotto dal giapponese come “un saggio”. La società ha accolto con scetticismo la notizia della sua origine giapponese poiché in Giappone non esistono né software né client bitcoin.
Per molti anni, la stampa ha pubblicato diverse notizie dichiaranti che dietro lo pseudonimo Satoshi Nakamoto si celasse il professore di economia e legge di nome Nik Sabo, proprietario di una piattaforma di commercio anonima chiamata , il matematico giapponese Motidzuki Siniti e molti altri; ciò nonostante, tutti loro hanno negato il legame con lo pseudonimo e la partecipazione allo sviluppo del bitcoin.
Possibile identità
Come visto finora, molto probabilmente il suo nome e la sua nazionalità sono sconosciuti.
Per quanto si sappia, è completamente sconosciuto all’infuori del mondo bitcoin e la sua chiave PGP, mai utilizzata, è stata creata soltanto qualche mese prima del lancio del blocco genesi. Dimostra un’ottima conoscenza della mailing list crittografata, ma non esistono post da parte sua che non riguardino il bitcoin. Ha utilizzato un indirizzo mail offerto da un servizio di hosting anonimo (vistomail) ed anche un altro account webmail gratuito (gmx.com) ed invia mail soltanto quando è connesso tramite Tor. Alcuni hanno speculato che la sua identità fosse stata creata in anticipo per riuscire a proteggere sé stesso o l’intera rete. Forse ha scelto il nome Satoshi perché traducibile con “saggezza” o “ragione” e Nakamoto con “fonte centrale”.
In ultima analisi, il design del bitcoin con il suo utilizzo della prova crittografia insieme all’implementazione completamente aperta sono le ragioni che rendono il creatore in un certo senso irrilevante e fonte d’interesse soltanto per motivi storici.
Possibili motivazioni
Ha lasciato alcuni indizi circa la ragione di questo progetto, inserendo il seguente testo all’interno del : “Il Times del giorno 03 gennaio 2009: ”.
Alcune citazioni interessanti:
- Sì, è vero che non troveremo una soluzione ai problemi politici mediante la crittografia, ma possiamo vincere una grande battaglia contro la corsa agli armamenti e guadagnare un nuovo territorio di libertà per molti anni.
- I governi sono perfettamente in grado di tagliare la testa ad una rete controllata centralmente come Napster, ma le reti P2P pure come Gnutella e sembrano reggere. Re: Bitcoin P2P e-cash paper Fri, 07 Nov 2008 09:30:36 -0800
- È un concetto molto interessante da un punto di vista libertario, se siamo in grado di spiegarlo adeguatamente, però personalmente sono più bravo con i codici che a parole. Re: bitcoin P2P e-cash paper Fri, 14 Nov 2008 14:29:22
Indagini sull’identità
Per quale motivo dovremmo saperne di più sulla sua identità? Chiunque risultasse essere Satoshi – una persona vera, un gruppo di persone oppure un ente governativo – risulterebbe essere un’informazione importante poiché spiegherebbe l’origine della criptovaluta e confermerebbe o smentirebbe un grande numero di sospetti e insinuazioni che circolano nelle BTC. Il mistero attira i ricercatori: uno di loro, di nome Skye Grey, ha fatto grandi passi per mezzo del suo lavoro. Egli ha pubblicato un’analisi molto dettagliata avente come argomento la predisposizione testuale, basandola sulla ricerca dei risvolti chiave nella documentazione tecnica riguardante il bitcoin, messi a confronto con gli elaborati del ricercatore , della Jorge Washington University.
“Grey: Non ho la certezza che sia effettivamente Nick Szabo, ma possiedo molteplici prove indipendenti che indirizzano verso di lui, ognuna delle quali risulta essere molto interessante”, come ad esempio:
In base all’analisi del testo, soltanto lo 0,1% dei ricercatori specializzati in crittografia SONO stati in grado di riprodurre quel particolare modo di scrittura. Il fatto che Nick abbia cercato personale tecnico per il progetto Bit Gold, molto simile a quello della criptovaluta bitcoin, pochi mesi prima dell’annuncio di quest’ultimo; dopo questo evento, il progetto Bit Gold è stato concluso.
Satoshi non ha citato il lavoro di Nick Szabo, mentre ha nominato altri concernenti le criptovalute che però avevano meno cose in comune con i Bitcoin.
Nick Szabo non ha dimostrato alcuna reazione nei confronti del Bitcoin, nonostante l’argomento della valuta decentralizzata fosse il tema principale delle sue ricerche negli ultimi 10 anni.
Il fatto che Nick abbia cambiato la data dei suoi articoli riguardanti il Bit Gold intenzionalmente per farli risultare più recenti, iniziando l’operazione subito dopo l’annuncio della creazione del Bitcoin.
Si osserva che Nick all’interno delle sue ricerche abbia iniziato a sviluppare un meccanismo che permette la decentralizzazione della a partire dal e se ne sia occupato per molti anni. Nel lungo periodo, questo meccanismo è diventato il sistema chiamato “Bit Gold”, il diretto predecessore dell’architettura Bitcoin.
Secondo la versione più accreditata riguardo all’origine del sistema bitcoin, Satoshi Nakamoto era uno scienziato (o gruppo di scienziati) estremamente competente che ha trovato lo schema riguardante il di Niko, ha avanzato un’idea per il suo miglioramento, ha pubblicato la descrizione tecnica del bitcoin e ha deciso di concretizzarlo progettando il client Bitcoin univoco. Per quanto concerne il cambio delle date di pubblicazione degli articoli riguardanti il , esistono due articoli base nel blog di Niko, il primo originariamente pubblicato nel mese di dicembre 2005, per il quale la data è stata posticipata a dicembre 2008; il secondo articolo è stato pubblicato nell’aprile del 2008 ed è stato postdatato a dicembre 2008.
Questo cambio è stato notato poiché le date di registrazione in Blogger possono essere editate manualmente, ma la data originale rimarrà comunque visibile nell’URL non editato. La modifica degli articoli può essere riconducibile al fatto che Nick, trovando delle lacune al loro interno, abbia deciso di cambiarli o editarli fino a dicembre.
Il 6 marzo 2014 la rivista Newsweek ha pubblicato un’indagine dell’abile giornalista Liya Gudman, un articolo che avrebbe dovuto essere una sorta di rivelazione dell’identità di Satoshi. Per molti mesi, Liya Gudman si è impegnata nella ricerca del creatore del Bitcoin finché si è imbattuta in un uomo di nome Dorian Prentis Satoshi Nakamoto. L’articolo sosteneva che Dorian fosse l’ideatore del Bitcoin, ma il giorno seguente questo presunto creatore della criptovaluta Bitcoin ha negato di fronte alla stampa. Infatti, il 64enne americano di origini giapponesi Dorian Satoshi Nakamoto affermò di aver sentito parlare del Bitcoin per la prima volta nella sua vita soltanto tre settimane prima. Nakamoto ha ammesso che molteplici dettagli nell’articolo del Newsweek corrispondevano alla realtà: aveva lavorato effettivamente nell’industria della difesa ed il suo nome di battesimo era realmente Satoshi. Ciò nonostante, non ha alcun legame con il leggendario fondatore del Bitcoin che si cela dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.
Patrimonio personale in Bitcoins
Il patrimonio di Satoshi Nakamoto all’interno del sistema è stimato essere di circa 1 milione di Bitcoins, che equivale a 1,1 miliardi di dollari americani. La ricerca di questo misterioso personaggio continuerà senza dubbio, perché nelle mani di questa persona o gruppo di persone si trova un Bitcoin su 12 e perché in questo modo Satoshi riuscirebbe a destabilizzare la valuta con la stessa velocità con cui l’ha inserita sul mercato mondiale.
Satoshi ha utilizzato un’apparecchiatura specifica per minare: mentre coloro che condividevano la sua stessa mentalità si collegavano al client Bitcoin da semplici PC, Satoshi adoperava decine di PC contemporaneamente oppure usufruiva di un computer personalizzato. Oggi siamo a conoscenza di ciò osservando gli della sua personale attività nella lista generale delle transazioni: i blocchi estratti da Nakamoto possono essere facilmente identificabili nel grafico illustrato nell’immagine, che è frutto dell’analisi di uno dei ricercatori.
Ogni punto su questo grafico rappresenta un blocco contenente tutte le transazioni del sistema degli ultimi 10 minuti. La linea del tempo va da sinistra verso destra e l’attività di di Satoshi forma un andamento a pettine.
Curiosità
- La minima unità di bitcoin trasferibile corrisponde al Satoshi, così definita in onore del suo fondatore. 1 Satoshi equivale a 0,00000001 BTC.
- La giornalista del Newsweek magazine Lia Gudman necessitò di due mesi d’indagini per assicurarsi che Nakamoto fosse una persona reale. Quando la giornalista bussò alla porta di casa di Nakamoto, un anziano giapponese chiamò la polizia.
- Su LinkedIn è possibile trovare un certo Satoshi Nakamoto che si definisce il creatore del bitcoin e che vive in Giappone.